"Ho venduto il ristorante, per me una grandissima sconfitta ma è una sconfitta anche dello Stato", la dolorosa decisione è stata inevitabile. Maurizio Di Stefano, titolare di questo coloratissimo ristorante siciliano poco distante dal centro di Bologna, ha chiuso l'attività aperta nel 2019. L'aveva inaugurata dopo avere ottenuto il cosiddetto beneficio anti-racket: 150mila euro che lo Stato gli aveva riconosciuto per aver denunciato le continue richieste di pizzo, quando gestiva una libreria nella sua Catania. "Mi hanno dato i soldi prima del processo" ma il procedimento penale nel quale era parte offesa si è concluso con un'archiviazione per l'accusa di estorsione ed è andato avanti soltanto per il reato di usura aggravata. Sono così decaduti i presupposti per accedere al fondo. In pratica, lo Stato che gli aveva dato i soldi per iniziare una nuova vita, ora glieli ha revocati. E Di Stefano si è ritrovato così con una cartella esattoriale da 150mila euro da pagare. La scelta di cedere l'attività è stata una questione di sopravvivenza.
Bologna, chiude il ristorante anti-racket: "Una sconfitta dello Stato"
Published 1 hour ago
Source: tgcom24.mediaset.it

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